Amici 2016, il possibile flop della De Filippi?

Scritto da il 21 Aprile 2016

Ricapitolando: il serale di Amici – non quelli di letto, ma quelli di Maria De Filippi – ritorna, come ogni anno, il sabato sera dalle 21.10 in onda su Canale 5 di Mediaset
Ora che avrete letto la frase precedente come Mastrota che cerca di vendervi l’ultima batteria di pentole Mondialcasa, non potrete perdere l’appuntamento con la quarta puntata, anche perché la domenica mattina al bar dovrete pur parlare di qualcosa e nulla tira più della Maria – oggi sono simpatica.

Ma bando alle ciance, per chi non lo sapesse la Mary ha deciso di cambiare un po’ di meccanismi. Come ogni anno le squadre sono due: Bianchi e Blu, capitanati da cantanti con un grande bagaglio alle spalle – insomma, chi più chi meno – quali Emma ed Elisa per i primi, Nek e J-Ax per i secondi. E già il primo cambiamento: dacché un solo pirata era a capo della nave ora ne abbiamo due, questo perché ovviamente i Fantastici quattro in questione devono promuovere chi un cd chi un tour e le 4 ore del sabato sera sono un buon trampolino degno di salti alla Tom Daley.

Quindi: 4 coach, 12 ragazzi, ogni squadra ha 4 o 5 professori a mo’ di fate madrine che bibidi-bobidi-bù salvano uno di loro dalla eliminazione e suggeriscono ai coach che fare quando le cose di fanno dure – e vista la scenetta della cabina telefonica abbiamo paura di cosa possa farsi duro lì dentro. 

A giudicare i ragazzi troviamo il tridente BertèFerilliOxa. Da quest’anno è stata introdotta ai coach l’opzione di poter, a loro discrezione durante lo show, spegnere una delle giudici per accendere Morgan. Lo stesso Morgan che sul palco di Sanremo cantava “televisione banale” con tanto di simbolo di x-Factor – chi dimentica è complice – ora si presenta ad un altro talent: la coerenza.
L’imparzialità di questa giuria è tale che voterà sempre nel seguente modo: Bertè – Bianchi, a costo di non essere una signora tutte le volte, Ferilli – Bianchi perché, essendo lei della giuria popolare, automaticamente non ne capisce nulla ma segue l’ormone che in questo caso orienta verso i Bianchi che hanno, ancora per poco, Gabriele – sarà che l’uomo senza peli non mi attira ma lo trovo sciapo – e Alessio. Non è estranea a questo gioco la Oxa che mostra un debole per i Blu, tuttavia restando l’unica a votare in maniera coerente, ammettendo che a volte anche i Bianchi qualcosa di buono lo combinano. Poi, il nostro Morgan voltagabbana, che da giudice andrebbe anche rivalutato se non si contraddicesse tutte le volte nelle sue giustificazioni per votare Bianchi ad ogni costo, ma lo zio Ax – da bravo scolaretto attento alla lezione – prende nota di ogni commento e nulla sfugge alle sue orecchie; tenta anche di farlo intendere ai giudici che però non sembrano capire in che lingua stia parlando – è milanese non cinese mandarino, su!
Se non bastassero questi giudici, ne abbiamo un quinto, che può votare solo alla terza sfida di ogni manche. L’anno scorso era per lo più internazionale, quest’anno la Maria, formica laboriosa, stando più attenta all’economicità ci allieta portando per 3 settimane di fila ospiti italiani: Verdone, Argentero – ahimè, a volte ritornano – e Carlo Conti, nella prossima puntata.

Insomma, facendo attenzione ai numeri ci sono complessivamente più giudici – che votano Bianchi – coach e professori che ragazzi in gara, ma è pur sempre un talent show, molto show e meno talent. Infatti di spazio ai ragazzi non ne viene dato molto. Elodie, Sergio, Chiara, Lele, Cristiano, La Rua, Michele, Ale, Alessio, Patrizio, Gabriele ed Emanuele – persi per strada Emanuele, Patrizio e Cristiano – non sono il focus on del programma, piuttosto un contorno, un break pubblicitario che accompagna quello che è il vero show di battibecchi tra personaggi che la loro carriera già l’hanno avuta. Che questa poi possa essere in decadenza poco importa, si tratta di miti della musica italiana che difficilmente scorderemo, ovvio possono piacere o meno, ma la loro impronta l’hanno lasciata. Chi non sta lasciando nessuna traccia di sé, nemmeno una misera mollica, sono i concorrenti appunto, che si esibisco e nulla più, provano a rispondere alle critiche ma anche lì la loro voce viene interrotta.  

In tre settimane di onda infatti – oltre ad aver scoperto i veri nomi di Nek ed Ax (Filippo e Alessandro), riesumato la Oxa, omaggiato la bellezza della Ferilli, apprezzato il genio musicale di Elisa, ascoltato l’inglese e i capricci di Emma, spento il vanverare della Bertè, assistito alla follia delle “prove Morgan” –  abbiamo anche visto come questo nuovo meccanismo, per quanto possa intrattenere, non piace allo spettatore. Come capirlo? La pagina ufficiale di Fb è ricca di commenti negativi, dopotutto tanto scemi noi da casa non siamo.

Amici non piace più perché è registrato e gli spoiler non sono graditi – sì, Michele mi piange il cuore per te – perché in 4 settimane abbiamo decimato la squadra Blu, mentre la squadra Bianca conta ancora 5 membri, perché tanto la categoria ballo la vince Alessio – e mi andrebbe anche bene –  e quella canto – come dice Monina –  Elodie, o nel peggiore dei casi, Lele – potrei paragonarli ad una coppia storica della musica italiana e NON sarebbe di certo Mina-Celentano – perché il troppo stroppia e 16 anni di Amici misti a Saranno Famosi sono una infinità. Capisco il bisogno di avere un talent show da contrapporre alle alternative The Voice e x-Factor, ma così perdo anche il segno di “chi” è uscito da “dove”.

Avete presente la terza prova alla maturità? Quella in cui ti dicono di essere sintetico, e ti premiano – almeno tecnicamente – se riesci in poche righe a esporre il tuo pensiero e la tua conoscenza relativamente ad un argomento? Ecco, Maria dovrebbe ritornare alle origini, partire dalle basi ed eliminare in tutto questo meccanismo tanti dettagli che aggiungo molto ma allo stesso tempo tolgono altrettanto. Perché la semplicità è sottovalutata ma confonde meno e la si gode di più, soprattutto da casa, spaparanzati sul divano.

 

A cura di Ana Radi.


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